Elogio dell’ozio

Riposo, relax, ozio. Comunque lo chiamiate, non il padre dei vizi, ma il tempo in cui si fanno i conti con sé stessi e ci si realizza in maniera creativa. Perché l’uomo non è solo ciò che produce.

Sono stato intervistato da Barbara Autori per la rivista mensile Nuovo Consumo riservata per i soci Unicoop Tirreno

Ecco lo speech della mia intervista:
Un’intera giornata dedicata a riposarsi. Un sogno che diventa realtà il 15 Marzo, data in cui si celebra la Giornata Mondiale del Sonno (worldsleepday.org). Un’occasione unica per indugiare senza sensi di colpa. Sonnecchiare dopo pranzo.
Starsene in panciolle. Non pensare a niente e ricaricare le pile. Piccole e grandi pause fatte di ozio: quel dolce far
niente spesso rimandato al momento delle vacanze ma che, invece, dovrebbe appartenere alla vita di tutti i giorni. «I pensieri delle tante incombenze giornaliere – sottolinea Massimo Perciavalle, psicologo del lavoro – spesso impediscono di concentrarsi sul proprio essere. È nei momenti di ozio, invece, che è più facile riavvicinarsi alle proprie emozioni e meditare sulle nostre caratteristiche affinché possano essere valorizzate».